un ottico.

Inspired by Fabrizio De André (1940–1999)'s homonimous song Un Ottico, from 1971 album “Non Al Denaro, Non All'Amore Nè Al Cielo”.
Also cfr. my un occhio.. Special thanks to ~dear-dead-ofelia for useful suggestions about background colouring and such at the early awakening this morning .

Photo:
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~dear-dead-ofelia

^[IT] Un Ottico (F. De André)
Daltonici, presbiti, mendicanti di vista,
Il mercante di luce –il vostro oculista–
Ora vuole soltanto clienti speciali,
Che non sanno che farne di occhi normali.

Non più ottico ma spacciatore di lenti,
Per improvvisare occhi contenti;
Perché le pupille, abituate a copiare,
Inventino i mondi sui quali guardare.

Seguite con me questi occhi sognare,
Fuggire dall'orbita e non voler ritornare.

_{Primo Cliente}
Vedo che salgo a rubare il sole per non aver più notti;
Perché non cada in reti di tramonti chiuso nei miei occhi.
E chi avrà freddo lungo il mio sguardo si dovrà scaldare.

_{Secondo Cliente}
Vedo i fiumi dentro le mie vene cercano, ..., cercano il loro mare;
Rompono gli argini, ..., argini, cercano cieli da fotografare.
Sangue che scorre senza fantasia monta tumori di malinconia.

_{Terzo Cliente}
Vedo gendarmi pascolare; donne chine sulla rugiada;
Rotte le lingue al polline dei fiori ma dov'è l'ape regina?
Forse è volata ai nidi dell'aurora;
Forse è volata, forse più non vola.

_{Quarto Cliente}
Vedo gli amici ancora sulla strada: loro non hanno freddo.
Rubano ancora al sonno l'allegria; all'alba un po' di notte.
E poi la luce, luce che trasforma il mondo in un giocattolo.
Faremo gli occhiali così! Faremo gli occhiali così!